Hilarry Sedu, un afroitaliano che è passato dall’essere difensore di un pallone a difensore dei diritti

La storia di Hilarry Sedu inizia negli anni novanta, insieme alla madre nigeriana giunge nel capoluogo partenopeo, Napoli. Qui la madre aprirà il primo negozio di abbagliamento africano a piazza Garibaldi. Il giovane Hilarry è cresciuto giocando a calcio, il mito di Maradona e le squisite sfogliatelle (nda). Questa passione calcistica lo porterà a giocare come difensore, a 13 anni, nella Salernitana, giungendo persino in serie B. Gli ottimi risultati sportivi vengono interrotti a causa degli infortuni avuti al ginocchio sinistro. Un colpo che devastante per il calciatore Sedu, «Cinque operazioni allo stesso ginocchio e il trapianto di cartilagine, non avrei potuto essere un agonista», queste sono le dichiarazioni di Hilarry. Nonostante la carriera sportiva sia stata interrotta,Sedu non si è perso d’animo ed ha deciso di impegnarsi con lo studio. Dopo l’iscrizione all’Università ha conseguendo il master in Politica migratoria e Diritto dell’immigrazione

Dallo ius soli 

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Ius soli, la promessa mancata

Questo traguardo è ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo per Sedu, facendolo approdare nell’impegno sociale. Difatti, fu lo stesso Sedu a scrivere di suo pugno la proposta istituzionale della tanto dibattuta legge dello ius soli, attualmente arenata al senato. Ha dichiarato Sedu, «Voglio che sia anche la cultura a permettere ad un immigrato di diventare italiano e non solo la discrezionalità di un Governo. Essere italiano per diritto naturale».

Alle cause penali

Hilarry Sedu ha difeso la causa di un richiedente asilo ferito con un colpo di pistola da uno dei gestori del centro nel quale era ospitato. È noto, inoltre, il suo intervento nel caso di Amin Abdelli, il 29 enne tunisino,vittima di un clamoroso errore del Comune di Napoli. Nel 1988 il comune registrò Amin come italiano,pur non avendo alcun potere in merito alla concessione della cittadinanza. Dopo 27 anni per un cambio residenza, tale errore è stato evidenziato e Amin si è ritrovato clandestino. Dopo tre anni passati inutilmente tra uffici pubblici, Amin si è rivolto all’avvocato Hilarry Sedu, il quale ha chiesto 100 mila euro di risarcimento al Comune per danni esistenziali.

Grazie ai suoi meriti e alle sue competenze, l‘avvocato afroitaliano Sedu, questo anno, è stato eletto nel comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, per 800 voti, un vero plebiscito.

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