In orbita c’è un satellite firmato Ghana, GhanaSat-1.

Il GhanaSat-1 è un progetto sviluppato dagli studenti della All Nations University di Koforidua (Ghana), mandato in orbita dalla Stazione Spaziale Internazionale. Questa corsa spaziale è stata  annunciata dal presidente ghanese, Nana Addo Dankwa Akufo-Addo.

Questo evento è stato il culmine di un progetto biennale costato $ 50.000 supportato dall’Agenzia Aerospaziale di Ricerca Giapponese (JAXA).

Il satellite GhanaSat-1 verrà impiegato per monitorare le coste del Ghana, per supportare il progresso scientifico e tecnologico. Richard Damoah, direttore del Laboratorio di Tecnologie Spaziali presso la All Nations University, ha dichiarato che questo progetto ha aperto le porte per ulteriori attività spaziali, contribuendo alla formazione di nuove applicazioni dei satelliti. Un esempio, il monitoraggio dell’attività mineraria illegale,una piaga per il paese.

Il programma satellitare non è stato solo una sfida tecnica ma anche dal punto di vista sociale. Infatti, il Ghana ha un rapporto di povertà del 24,2% e per ovvie ragioni si sono sollevate domande e polemiche in merito alle priorità del governo. Il rettore della All Nations University, Samuel Donkor ha dichiarato nel 2013: “L’opinione pubblica ritiene che questo sogno sia uno spreco di denaro”. Aggiungendo: “si chiedono perché il governo non si concentri su problematiche quali l’acqua, la sanità, la salute ecc.. Tuttavia, sono categoricamente in disaccordo. Il programma spaziale aiuterà i paesi africani coinvolti a fare un balzo in avanti nello sviluppo tagliando trasversalmente tutti i settori dell’economia “.

L’Africa corre verso lo spazio

Gli stati africani che hanno deciso di fare questo “balzo” ed accedere nella corsa spaziale sono la Nigeria, il Sudafrica, l’Etiopia, l’Egitto, il Kenya e l’Algeria. Come abbiamo visto anche il Ghana è entrato nel club.

Il Kenya sta ospitando il più grande radio telescopio del mondo, il Square Kilometer Array (SKA) nel deserto del Karoo.

Le parabole del telescopio MeerKat nella provincia del Northern Cape, in Sudafrica, nel 2016. (Ska Africa)

Mentre la Nigeria ha un programma spaziale tutto suo, dal  2003 al 2011 ha lanciato cinque satelliti, attraverso l‘Agenzia Nazionale di Ricerca e Sviluppo dello Spazio (NASDRA), controllati dalla stazione terrestre nel centro di Abuja. Questi satelliti che hanno contribuito a migliorare le pratiche agricole, raccogliendo i dati sul clima. Inoltre, sono stati impiegati per monitorare i movimenti del gruppo terroristico Boko Haram. Le ambizioni sono molto più grandi, il ministro Ogbonnaya Onu ha promesso di sbarcare sulla luna  entro il 2030.

L’Etiopia ha inaugurato un osservatorio astronomico sulle colline della capitale, Addis Abeba.

Anche l’Angola ha annunciato per il prossimo anno il lancio di un suo satellite. Inoltre l’Unione Africana, nel 2016, ha adottato l’iniziativa African Space Policy and Strategy  che prevede di realizzare un Programma spaziale africano a dimostrazione dell’interesse e degli sforzi panafricani in questo settore.

 

Grazia

 

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