Uno sguardo nel mondo delle hijabies italiane e del modest fashion nostrano.

Hai mai sentito parlare di Hijabies o Hijabistas? Nel caso tu non fossi particolarmente ferrato a riguardo, don’t worry, I got you!

Le Hijabies o Hijabstas sono donne musulmane che, oltre a portare il velo o hijab come prescritto dal Corano, hanno anche un debole per la moda. Si tratta proprio di guru del fashio che creano outfit mozzafiato e lanciano vere e proprie tendenze e tutto questo rigorosamente velate!

La maggior parte di queste ragazze si serve dei social network per guidare ed influenzare giovani donne nella difficile sfida che rappresenta l’essere trendy e sobrie nella società occidentale che di modesto e sobrio ha ben poco oggi.

 

 

 

La presenza di queste fashion blogger nei mass media è diventata sempre più massiccia negli ultimi anni e con essa è aumentata anche la necessità di capi modesti moderni. Per soddisfare questa esigenza di essere modestamente alla moda, molte donne musulmane hanno messo su delle start-up: boutique on-line e fisiche che rispondono alla crescente domanda di vestiario modesto, sobrio e alla moda, sancendo così la nascita della Modest Fashion.

Molte note case di haute couture, come ad esempio Dolce&Gabbana, e grandi marchi cosmetici quali MAC Cosmetics®, hanno preso la palla al balzo lanciando linee che si ispirano sempre più alle tanto acclamate virtù della modestia e della sobrietà per essere sempre più vicini alle donne musulmane, avendo compreso il giro di affari che sta dietro a questa sfera del settore. 

 

 

 

Modest Fashion è finalmente finito anche nel mirino dei media italiani. Il 25 maggio scorso infatti Striscia La Notizia ha mandato in onda un servizio riguardante la realtà delle hijabies in Italia. Nel caso te lo fossi perso, I still got your back honey, rivedilo cliccalndo il link qui accanto: http://striscialanotizia.mediaset.it/video/modest-fashion_36354.shtml.

L’inviata della trasmissione ha iniziato l’analisi del modest fashion italiano dalle fashion blogger, intervistando un volto noto ad Afroitalian Souls: Aya, Milanpyramid sul blog e su IG©

In qualità di Turbanista e giovane donna afroitaliana e musulmana che indossa quotidianamente il turbante per motivi religiosi, penso che le fashion blogger come Aya siano di grande utilità ed importanza all’Italia. Innanzitutto in termini di rappresentanza e in secondo luogo perché sono una guida per le ragazze musulmane italiane, afroitaliane e di qualunque altra etnia presenti sul suolo italiano, cresciute in un mondo occidentale dove modelli vicini ai precetti islamici scarseggiano.

Sono state loro a portare all’attenzione dei grandi brand il buco nero che rappresentava la Modest Fashion fino a qualche anno fa, quando per essere modeste e alla moda bisognava girare per ore nei negozi in cerca di capi di abbigliamento disegnati per donne occidentali, ma che fossero abbastanza modesti da poter essere indossati anche da noi.

Anche Hind Lafram  giovanissima stilista torinese di origine marocchina che Afroitalian Souls ha avuto modo di conoscere personalmente qualche mese fa, proprio ad un evento dedicato alle sue creazioni è stata presentata al grande pubblico dal programma satirico di canale 5. Qui sotto vi mostriamo alcuni capi della sua collezione che potete consultare e acquistare qui.

Le cose non sono ancora del tutto semplici per quanto riguarda l’accessibilità a questi abiti per le meno facoltose. Purtroppo di hijab store, come quello mostrato da Striscia, a Bologna, Hijab Paradise, frutto di un progetto ambizioso per rispondere a questa esigenza, ce ne sono ben pochi.

L’inviata nel corso del servizio ha fatto notare anche il fatto che il velo e l’abbigliamento sobrio in generale sembrano essere divenuti elementi mondani più che religiosi, come invece dovrebbero essere.

 

Penso che si tratti di una sua impressione. Le donne musulmane ora si sentono maggiormente rappresentate perciò non temono più di sfoggiare i loro outfit o di indossare i loro veli con stili particolari. Questo ovviamente ha attirato l’attenzione su di loro facendo sembrare il fatto di indossare il velo ed essere sobrie una tendenza nuova e mondana.

Ciò è paragonabile all’aumento di donne africane o afro-discendenti che sempre di più abbracciano i loro capelli afro sfoggiando acconciature sfarzose e rigorosamente natural. Questa tendenza non prova affatto che in precedenza gli afro fossero disprezzati, bensì mostra semplicemente come una nuova visione e una presa di coscienza riguardo alle proprie fattezze fisiche, uniche e grandiose, abbia permesso alle donne nere di mostrarsi maggiormente per quello che sono, con orgoglio e senza filtri. 

 

 

Una cosa importante che è stata detta nel servizio e che merita di essere riportata è che:

portare il velo è un’espressione di libertà di portata elevatissima a differenza di quanto la maggior parte di noi crede.

Da turbanista e musulmana quale sono ci tengo a sottolineare ciò, e ammiro il fatto che Striscia la Notizia abbia portato questo argomento sul grande schermo con un taglio divertente ma allo stesso momento critico, agli occhi e alle orecchie di tutti. Questo sta ad indicare che la Modest fashion non è passata inosservata e chi lo sa, magari un giorno ci sarà un Hijab Store in ogni città del Bel Paese, uno dietro l’angolo per ciascuna di noi, per tutte le Hijab Queens in Italia.

 

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