Ludwick, nato in una comunità povera di Limpopo -una provincia del Sud Africa- grazie all’incoraggiamento di suo padre ha avuto un’idea pazzesca!
La doccia a secco, con un particolare gel battericida e biodegradabile, che permette di procedere con la propria igiene personale senza ricorrere all’acqua. Poco più che adolescente ha brevettato la formula, iniziando una start-up ‘Head Boy’ Industries. Un ragazzo così non ha potuto far altro che sviluppare e attuare nuove idee, spingendosi oltre i classici orizzonti, pensate che ha formulato anche il carburante biodiesel. Questa innovazione è stata messa appunto in pochi mesi, dalla necessità di migliorare la condizione umana.
Come nasce l’idea del “Drybath“? Semplicemente. Un suo amico si stava lamentando di quanto soffrisse dover fare la doccia in un torrido giorno, affermando:
Perché qualcuno non inventa qualcosa che si può banalmente applicare sulla pelle, evitando così di fare il bagno?
Click! Una lampadina luminosa si è accesa in Ludwick. Con una attenta ricerca di mercato, ha realizzato che circa 2,5 miliardi di persone nel mondo non hanno un adeguato apporto idrico. Inoltre queste condizioni incrementano il tasso d’infezione da traucoma, patologia che può causare una permanente cecità dovuta alla mancanza di igiene.
Ludwick si è sentito in dovere di provvedere in qualche modo a tale necessità e con l’aiuto del suo cellulare Nokia 6234 (non avendo un PC) ha fatto delle ricerche sia di mercato, che di “alta scienza”. Ha scritto la formula, il piano aziendale di 40 pagine, il brevetto… Sempre con il suo fidato cellulare.
L’audacia e le capacità di Ludwick lo rendono, come indicato dal “TIME Magazine”, uno dei 30 giovani che stanno cambiando il mondo; tutto questo prima dei 25 anni.
Questo è un perfetto esempio di come la nostra luce non deve essere solo accesa, ma va alimentata costantemente, per avere un impatto sulla società.
Se volete conoscere meglio Ludwick ecco qui la sua video intervista (in inglese).