«Brutta negra, ti uccido, torna al tuo Paese». Sono solamente alcune delle offese ricevute da Agitu Ideo Gudeta, origini etiopi titolare dell’azienda agricola “La capra felice” a Frassilongo.
Chi è Agitu?
Agitu Idea Gudeta, 40enne, etiope trapiantata in Trentino da diversi anni per portare avanti la sua passione e la sua sfida: vivere in armonia con la natura e recuperare dall’estinzione la bellissima capra Mochena.
Con gioia e molta detminazione Agitu ha recuperato un terreno di 11 ettari in abbandono e lo ha valorizzato come pascolo incontaminato per il suo gregge di capre, 150 esemplari. Agitu è arrivata in Italia 18enne per studiare Sociologia all’università di Trento, in seguito è ritornata in Etiopa. Ad Addis Abeba inizia con dei progetti di agricoltura sostenibile, diventata un soggetto sempre più scomodo per il governo etiope e nel 2010 è costretta a fuggire dal paese. Ritornata in Italia e più precisamente a Frassilongo, ha iniziato a gestisce il suo allevamento, “La capra felice”.
Un nuovo incubo per Agitu
Negli ultimi mesi la donna ha ricevuto minacce di morte, danneggiamenti e persino due aggressioni fisiche. Un incubo iniziato nel giugno dello scorso anno, dove un uomo, non del posto, ha iniziato a mostrare segni di intolleranza nei confronti dell’allevatrice. Con il passare dei mesi la situazione è peggiorata, giungendo alle aggressioni. In agosto, la Agitu è stata aggredita alle spalle mentre era sola nella stalla: «Stavo pulendo la mungitrice quando mi ha preso per il collo dicendo “Ti uccido”. Non capivo cosa stesse succedendo, mi mancava il respiro, in qualche modo sono riuscita a colpirlo alle parti basse e scappare. Ho avuto 7 giorni di prognosi».
Agitu ha denunciato la situazione alle forze dell’ordine, ma l’uomo non è ancora stato fermato. “Prima gli ‘italiani’ ripetono alcuni politici, e questi sono gli effetti – ha dichiarato la donna al quotidiano L’Adige – I carabinieri stanno facendo il possibile, ma purtroppo pare che in queste situazioni intervenire sia molto difficile”.
Vivamente spero che questa notizia non entri nei titoli di cronaca nera, tuttavia ciò che mi lascia ancora più perplessa sono i commenti razzisti che ho trovato in rete in merito alla news. Non li cito perché spargerei così il loro odio anche su questo post, non è il caso di andare avanti.
Questa notizia non parla solo di razzismo, ma possiamo vedere come l’integrazione sia ben riuscita e gli squilibrati cerchino di fare la loro.
Vorrei leggere i vostri commenti!