Oggi vorrei parlarvi del turbante, un accessorio che negli ultimi anni sta spopolando fra persone appartenenti a diverse nazionalità, etnie e fasce d’età, tanto che c’è chi ne ha fatto un vero e proprio business, non solo con la vendita delle tradizionali stoffe, ma anche con la realizzazione di video tutorial per gli acquirenti. Ecco i brand che preferisco.

Thewraplife con sede a New York, USA, producono e commerciano stoffe, borse, gioielli e vestiti dai colori sgargianti.

Un altro marchio che adoro è Fan Djanm , anche questo newyorkese. E’ stato fondato da Paola Mathe, blogger haitiana residente a New York, che ha voluto dedicarlo alla madre e <<a tutte le donne che lavorano dall’alba al tramonto per i figli, alle donne che affrontano vari ostacoli nella vita, ma trovano sempre una ragione per sorridere e a quelle che si stimano e sostengono a vicenda>>.

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Chi, come me, è di origine africana sicuramente ha familiarità con i headwraps, avendoli visti sfoggiare con orgoglio da mamme, zie, nonne e amiche durante feste ed eventi religiosi.  Maestosi, coloratissimi, di dimensioni e stili diversi, sempre perfettamente abbinati all’abito e al make-up. Ricordo che da piccola rimanevo a fissarli per ore, domandandomi come riuscissero ad ottenere dei tali capolavori!

Ora fanno parte anche del mio guardaroba: come da accessorio di emergenza per nascondere i miei capelli quando sono in condizioni imbarazzanti, oppure per proteggerli da vento, pioggia e umidità; altre volte invece, in cui mi sento particolarmente connessa con le mie origini africane, sono i protagonisti del mio outift.

collaget

Ho scoperto con piacere altre afroitaliansouls amanti di questo fashion item! Grazie ragazze per aver contribuito a questo articolo 🙂

Bellamy

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