African Queens: la storia di due donne che hanno trasformato i loro sogni in abiti.

Oggi Afroitalian Souls vorrebbe parlarvi di due ragazze afroitaliane direttamente dalla Sicilia, che da due anni a questa parte hanno visto il loro sogno realizzarsi: aprire una sartoria e diventare fra le rappresentanti più importanti della moda afro a Palermo… E non solo!

Tradurre noi stessi: cosa si nasconde dietro i loro abiti.

Alla base del brand c’è la ricerca di coniugare la dualità delle loro vite divise fra radici africane, più precisamente del Togo e del Gambia, e la realtà occidentale nella quale sono cresciute. E proprio come la loro la Sicilia, le due stiliste hanno deciso di racchiudere nella loro idea il concetto di multiculturalismo e integrazione culturale.

Ma adesso presentiamo queste due donne che ho avuto la fortuna di conoscere in prima persona: Adjo e Aissetou.

Adjo Cuccia, è nata in Togo e cresciuta in Sicilia da una famiglia adottiva italiana, ma l’amore e l’attaccamento verso la sua terra natia l’hanno sempre accompagnata nelle sue scelte di vita.

Aissetou Jaiteh è nata e cresciuta a Palermo da genitori gambiani. Ha vissuto dividendosi fra la danza africana e la mediazione culturale, ma dopo l’incontro con Adjo avvenuto 7 anni fa, insieme hanno deciso di rendere la passione comune per la moda il loro lavoro a 360 gradi.

Moda a scopo benefico.

Il 7 aprile a Palermo, Adjo e Aissetou hanno presentato la collezione primavera/estate di African Queens deliziandoci con look casual, da mare ed eleganti. Gli abiti sono stati realizzati con tessuti morbidi, particolari e variopinti per accontentare tutti i gusti, ma soprattutto adatti a tutte le fisicità, infatti per le nostre due stiliste, la bellezza di un capo sta nella unicità del corpo di chi lo indossa. L’individualità dei modelli rappresenta l’idea di un marchio di moda inclusivo.

In quella occasione si è tenuta anche una raccolta fondi in collaborazione con due associazioni regionali: Onde Onlus (associazione contro la violenza sulle donne) e ONG Mediterranea.
La serata è stata animata dalle esibizioni strepitose di due artisti folkloristici internazionali, Jerusa Barros e Sandro Joyeux. E per non farsi mancare proprio nulla, l’evento è  terminato con un bouffé a base di prelibatezze italiane e di alcuni paesi africani che ha soddisfatto tutti.

La cura nei dettagli e la fantasia che contraddistinguono il brand attraggono clienti da diverse parti del mondo rendendolo di fatto un modello di rappresentanza della cultura africana che piace a tutti ed è per tutti, senza confini.

Concludo col messaggio positivo che la sfilata di African Queens ha dato: essere sicuri di sé, apprezzare curve, forme e taglie del proprio corpo; non vergognarsi delle origini, ma esaltare le caratteristiche che ci rendono unici.

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