George Mtemahanji è un ragazzo di ventidue anni nato in Tanzania e cresciuto in Emilia, ha studiato scienze politiche presso l’Università di Bologna e parla quattro lingue: italiano, inglese, swahili e tedesco.  E’ inoltre un grande appassionato di calcio, ha infatti giocato per sei anni nel Modena, città dove ha vissuto fin da bambino.

Quando nel 2011 è tornato nel paese di origine, ha constatato che il 70% della popolazione era priva di energia elettrica a causa del disinteresse del governo a puntare su energie rinnovabili. Rientrato in Italia, ha deciso di fondare una società di progettazione di pannelli solari con un compagno di classe delle superiori perché aveva capito il forte impatto che quel progetto avrebbe avuto nella vita degli abitanti dei villaggi che avrebbero potuto acquistare i kit di sistemi fotovoltaici a prezzi molto competitivi.

L’azienda, denominata SunSweet Solar, è partita nel gennaio 2015 grazie ai finanziamenti di una compagnia svizzera desiderosa di nelle idee e nelle capacità di giovani intraprendenti, cosa che George ammette di aver avuto difficoltà a trovare in Italia, a causa anche dei pregiudizi per le sue origini africane.

Oggi George vive in Svizzera con la moglie, la sua azienda va a gonfie vele dopo la recente collaborazione con la più importante società di fotovoltaico della Germania e lui continua ad inseguire il pallone giocando per una squadra elvetica di serie D.

 

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