Coco Rebecca ha bucato gli schermi di mezzo mondo portando finalmente il volto degli afroitaliani su Netflix in Summertime, ma desidera che le “diversità” come il colore della pelle e l’orientamento sessuale non vengano considerate come qualcosa di straordinario.

Le persone non dovrebbero stupirsi di vedere una ragazza italiana con le mie caratteristiche perché non sono nulla di eccezionale, semplicemente purtroppo non abbiamo mai avuto l’opportunità di essere rappresentate al 100%. 

Scena in Summertime su Netflix
Questo è il tuo debutto nel mondo della recitazione, cosa hai provato quando ti sei vista in Summertime su Netflix per la prima volta? Eri soddisfatta della tua interpretazione e del risultato finale della serie?

Mi ha fatto un effetto molto strano, continuavo a ridere dall’emozione. E’ stranissimo vedersi dall’esterno, soprattutto quando sei in una serie come Summertime su Netflix che ha una esposizione a livello mondiale. Per quanto riguarda la performance, sono stata subito molto critica verso me stessa, credo sia normale. Di Summertime mi piace che sia una serie leggera e che metta in scena quella che è la vita di tutti i giorni per molti ragazzi e ragazze, senza voler accentuare le diversità come il colore della pelle o l’orientamento sessuale. L’attenzione è posta sulle vicende personali dei protagonisti.

Cosa vorresti che il pubblico traesse da Summertime?

Vorrei che le persone acquisissero un po’ più di consapevolezza del fatto che viviamo in una società ricca di diversità che però non dovrebbero essere viste come straordinarie. Probabilmente alcune persone credono che io abbia ottenuto il ruolo di Summer per la mia carnagione o per i miei capelli afro, in realtà gli autori non cercavano quelle caratteristiche fisiche per quel personaggio. Io sono felice di averle portate sullo schermo italiano, ma allo stesso tempo non vorrei che rappresentassero nulla di speciale.  Le persone non dovrebbero stupirsi di vedere una ragazza italiana come me perché non è nulla di eccezionale, solo che purtroppo non abbiamo mai avuto l’opportunità di essere rappresentate al 100%. 

Che cosa ti ha regalato questa esperienza? Quali ricordi porterai con te?

E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito molto sia a livello professionale, che umano. Ho instaurato un bellissimo rapporto con tutto il cast e con la troupe del set, entrambi mi hanno regalato tanto. Sono grata dell’opportunità di aver lavorato con professionisti come Andrea e Ludovico, che hanno aiutato chi, come me, aveva meno esperienza. Ad esempio Ludovico si è rivelato un ragazzo molto gentile e a modo nonostante la fama.

La serie Netflix Summertime mi ha permesso di scoprire un nuovo mondo che mi ha spiazzato, cioè l’enorme macchina che sta dietro alla realizzazione di un prodotto televisivo, in cui sono presenti ruoli di cui nemmeno sapevo l’esistenza. Inoltre è stato il mio ingresso nel mondo del lavoro. Non avevo idea di quanta disciplina, dedizione e costanza fossero necessarie per fare questo mestiere. Ho dovuto lavorare molto su me stessa e credo di essere cresciuta tanto.

C’è qualcosa in comune tra te e Summer? E il rapporto tra te e tua sorella rispetto a quello che abbiamo visto tra Blue e Summer?

Sì, abbiamo lo stesso modo di porci e di esprimerci. Summer, a differenza mia, è un po’ più introversa e più coraggiosa, nel senso che lei fa quello che vuole senza preoccuparsi del giudizio esterno, a me piacerebbe essere così, ma non ci riesco sempre al 100%. Per quanto riguarda il rapporto con mia sorella, anche io sono protettiva nei confronti di Alicia, così come Summer lo è verso Blue. Sicuramente però noi siamo più complici, non le faccio “da mamma”, nonostante abbiamo 6 anni di differenza.

Coco Rebecca Edogamhe
Ho una confessione da farti: avendo anche io i capelli afro, ogni volta che in Summertime su Netflix ti ho vista fare il bagno e giocare con l’acqua ho sobbalzato, pregando che nel set ci fosse qualcuno in grado di trattare i tuoi ricci…

Ecco, è una questione su cui vorrei porre l’attenzione. Sul set c’erano due parrucchieri, alla persona che si è occupata di me ho dovuto dare io indicazioni su come gestire i miei capelli e su quali prodotti utilizzare. Sarebbe bello avere del personale ben preparato per curare l’aspetto di tutti.

Che rapporto hai con la tua chioma afro?

Il rapporto con i miei capelli è stato un po’ travagliato. Per tanti anni li ho stirati chimicamente perché non mi piacevano affatto, poi ho vissuto una fase in cui portavo costantemente le treccine per nasconderli. Credo che il motivo per cui molte ragazze ricorrono alle creme liscianti sia la bassa autostima causata soprattutto dall’assenza di modelle/i afro, ma anche di professionisti in grado di trattare il nostro tipo di riccio. Se le tue caratteristiche fisiche non sono mai associate agli ideali di bellezza della società e in aggiunta non hai gli strumenti per gestire i tuoi capelli, è ovvio che, soprattutto quando sei molto giovane, tu finisca per non piacerti.

Per fortuna, col supporto di amici e parenti sono riuscita ad acquisire una maggiore consapevolezza della mia identità e, grazie a dei video su youtube, ho imparato anche a trattare il mio afro. Posso dire che la transizione allo stato “naturale” dei miei capelli abbia determinato anche una completa accettazione di me stessa. Sono natural da due anni ed è un percorso che continua tutt’ora perché scopro sempre prodotti e metodi nuovi per prendermi cura della mia chioma afro.   

A proposito di identità, sappiamo che sei italo-nigeriana. Hai un legame con le tue origini nigeriane?

Non sono mai stata in Nigeria, ma spero di visitarla il prima possibile per esplorare anche quella parte di me. A parte alcuni piatti tipici come il jollof e la musica afrobeat che ascolto sempre (Wizkid, Mr Eazy sono alcuni dei miei artisti preferiti), mi è stato trasmesso poco della cultura nigeriana, ma mi piacerebbe scoprirne tutte le usanze e le tradizioni. 

Scena in Summertime su Netflix
Parliamo di rappresentanza nei media. Essere una delle poche attrici afroitaliane nel nostro panorama ti rende inevitabilmente un potenziale modello per giovani ragazzi e ragazze come te. Questa cosa ti rallegra oppure preferiresti evitare di avere una tale responsabilità?

Sinceramente a me fa molto piacere, anche se ancora devo metabolizzare questa cosa. Sono questioni che mi hanno sempre molto toccato e in cui sono sempre stata coinvolta perciò avere la possibilità di affrontare questi argomenti per me è molto importante. Mi auguro che d’ora in poi ci sia una maggiore ed equa rappresentanza di tutti gli italiani, così in futuro nessuno si stupirà di vedere attrici come me.

Da un lato mi piacerebbe essere un modello, dall’altro però non ho la presunzione di pensare che tutti i ragazzi e tutte le ragazze di origine africana in Italia possano rispecchiarsi in me. Ad esempio, io sono mulatta e capisco che magari chi è nero al 100% oggi non si veda rappresentato in me perché abbiamo storie e identità diverse e tutte meritano di essere raccontate.

Restiamo in tema di modelli, hai qualche attrice o attore come punto di riferimento?

Sì, Will Smith. Lo ammiro perché oltre ad essere un grande professionista, è un personaggio a tutto tondo che sta sulla cresta dell’onda da decenni ormai. Emana un sacco di positività ed è in grado di trattare argomenti seri con la stessa dimestichezza con cui sa fa ridere il pubblico, senza cadere mai nella banalità. 

Immagino che questo sia un periodo pieno di emozioni per te: tra le lezioni online, la maturità alle porte, la quarantena e l’uscita di Summertime su Netflix. Come lo stai vivendo? 

Mi sento abbastanza sotto pressione perché stanno succedendo tante cose una dopo l’altra! Sto provando a immaginare come sarà la mia vita quando finirà del tutto la quarantena. L’idea di essere potenzialmente riconosciuta per strada mi mette un po’ di ansia, ma allo stesso tempo so che accoglierò la mia nuova normalità col sorriso.

Siamo in quarantena da due mesi ormai, anche se è appena iniziata la fase 2. C’è qualcosa che hai imparato oppure rivalutato dalle settimane trascorse in casa? 

Da una parte ho rivalutato alcune cose che davo per scontate, come semplicemente poter uscire la mattina, svolgere la mia routine quotidiana. Quello che più mi manca è sicuramente fare una passeggiata. Dall’altra, mi sono resa conto dell’effettivo valore del tempo. Credo che nel XXI secolo abbiamo sempre vissuto di fretta, la quarantena invece ci ha obbligato a fermarci e questo ci ha permesso di capire quali sono le nostre priorità e di riscoprire il valore delle piccole cose. 

Scena tratta da Summertime su Netflix
Parlando di spostamenti e passeggiate, in Summertime ti abbiamo vista girare per le strade di Cesenatico sullo skateboard. E’ un mezzo che usi abitualmente oppure hai imparato apposta per la serie?

Sono sempre stata molto appassionata di skate e della cultura che c’è dietro. Da piccola usavo il waveboard con mia sorella, ma non si era presentata l’opportunità di usare lo skateboard, perciò quando ho saputo che il ruolo di Summer lo preveda ero molto felice. Adesso non sono un’esperta, ma è stato bello finalmente prendere delle lezioni con un istruttore professionista. Appena finirà la quarantena sicuramente ne acquisterò uno e mi allenerò.

Hai qualche altra passione oltre la recitazione?

Sì, la moda e la fotografia. Sono cresciuta guardando America’s Next Top Model, da piccola improvvisavo sfilate in camera mia indossando i vestiti di mia madre. E’ un mondo che mi affascina molto. Purtroppo non ho l’altezza per sfilare ma in futuro mi piacerebbe magari collaborare con dei brand alla realizzazione di una collezione di abbigliamento, o dare sfogo alla mia creatività come fotografa. Un’altra mia grande passione è la danza, infatti non vedo l’ora di poter riprendere il corso di hip hop insieme a mia sorella. Infine ho intenzione di studiare recitazione per portare avanti il percorso che ho iniziato.

Se siete stati fuori dal mondo e non avete ancora guardato “Summertime”, ecco il trailer!

Comments

comments