Qualche mese fa, parlando di Netflix, avevamo definito la piattaforma per lo streaming una vera e propria mecca per i creatori black. Spike Lee, Ava DuVernay, Lena Waithe, Alfre Woodard sono solo alcuni dei nomi più quotati che hanno partecipato a questa vera e propria renaissance in forza all’industria dell’intrattenimento made in USA. Mai avremmo pensato però che questo movimento potesse investire anche il nostro paese, sempre troppo indietro quando si parla di dare vita ad una rappresentazione più equa ed inclusiva. Evidentemente ci sbagliavamo perché oggi è arrivata una notizia che ha colto tutti piacevolmente di sorpresa: Netflix Italia, infatti, ha deciso di puntare sul giovane autore Antonio Dikele Distefano per la realizzazione della serie Zero, in uscita nel 2020.

Classe 1992, nato a Busto Arsizio da genitori angolani, Antonio Dikele Distefano dopo la pubblicazione del suo primo libro Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti? (2014), pubblicato inizialmente attraverso il selfpublishing ed inseguito re-distribuito da Mondadori in Italia e in altri paesi europei, in pochi anni si è affermato come uno degli scrittori più interessanti della narrativa contemporanea. Tramite la sua pagina Instagram e Facebook i suoi contenuti sono divenuti virali e nel giro di pochi anni questo autore millennial è riuscito a pubblicare ben cinque libri: Prima o poi ci abbracceremo (2016), Chi sta male non lo dice (2017), Non ho mai avuto la mia età (2018) e Bozze. Prima e seconda parte (2018) che hanno replicato il successo del romanzo d’esordio.

Antonio Dikele Distefano è uno dei tanti giovani talenti afroitaliani pronto ad esplodere definitivamente e dunque non sorprende che un player come Netflix abbia deciso di puntare proprio su di lui per produrre la prima serie tv con protagonisti dei ragazzi neri italiani. Per quanto riguarda la trama, si hanno poche notizie, si sa solamente che il telefilm si ispirerà liberamente al romanzo Non ho mai avuto la mia età – candidato al premio Strega 2019 –  e sarà incentrato sulla storia di un ragazzo speciale che ha il particolare potere di conoscere la realtà che si cela dietro le più immediate apparenze. Inoltre, sappiamo già che la colonna sonora sarà interamente di genere rap, un genere che, proprio a detta dell’autore, sembra essere la lingua della sua generazione. 

<<Mi sono sempre detto che nel mio piccolo avrei cambiato questo paese>>.

Queste parole suonano proprio come una a dichiarazione programmatica che sembra fare eco alla notizia che nel progetto verranno coinvolti attori, creativi e artisti neri che fino ad ora non hanno mai avuto l’occasione (e forse non hanno neanche mai osato sognarla) di poter prendere parte ad un progetto così importante. Noi di Afro Italian Souls abbiamo sempre sottolineato la necessità per i media italiani di ripensare il loro linguaggio affinché potessero fornire una rappresentazione più corretta, che vada oltre gli stereotipi razziali, normalizzando così l’identità delle minoranze. Purtroppo però neanche in contesti innovativi come lo stesso Netflix (basti pensare al personaggio di Isabel in Suburra) questo non è quasi mai avvenuto.

Nel problematico quadro attuale, Zero può e deve essere un’occasione per dimostrare che anche le storie più specifiche hanno un potere universale. Dunque, senza caricare di troppo responsabilità Antonio Dikele Distefano, speriamo che questa serie possa essere un apripista per una nuova generazione di talenti. Il nostro augurio è che questo non sia un momento ma diventi, anche da noi, un movimento.

Ecco l’anteprima di Zero in uscita nel 2020.

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